Benito Pérez Galdós (Las Palmas de Gran Canaria, 10 maggio 1843 – Madrid, 4 gennaio 1920) è stato uno scrittore e drammaturgo spagnolo, una delle figure più emblematiche della letteratura realista della Spagna ottocentesca. Unanimamente considerato lo scrittore spagnolo più importante dopo Cervantes.
Biografia
Benito Pérez Galdós nacque a Las Palmas de Gran Canaria, capoluogo dell’isola di Gran Canaria. I suoi genitori, il tenente colonnello don Sebastián Pérez e donna Dolores Galdós, ebbero dieci figli, l’ultimo dei quali fu proprio lo scrittore. Compì i suoi primi studi alla Scuola San Agustín, nota a quei tempi per il suo carattere liberale. La formazione ricevuta ebbe grande influenza nella formazione letteraria e umana di Galdós. Collaborò ad alcuni giornali della città natale. Appassionato di pittura, si aggiudicò un premio di disegno e pittura svoltosi a Las Palmas de Gran Canaria. Nel 1862 completò gli studi al liceo artistico. Superato l’esame di stato nella città di La Laguna (Tenerife), si trasferì a Madrid, dove si iscrisse alla facoltà di legge.
Nel periodo universitario iniziò a frequentare ”L’Ateneo” (centro culturale in molte città spagnole), intrattenendo relazioni con scrittori, intellettuali ed artisti. Il contatto e la frequentazione dei diversi ambienti madrileni faranno di lui un grande conoscitore della vita sociale e politica della capitale spagnola, esperienze che troverà modo di trasferire nei suoi articoli giornalistici e nei romanzi della prima epoca, La Fontana de Oro e El Audaz. In questa epoca comincia la pubblicazione degli Episodios Nacionales. Trafalgar, opera con cui comincia la Prima Serie, vede la luce nell’anno 1873.
Dal 1882 al 1897
I viaggi in Europa saranno importanti per Galdós che, attraverso il paragone tra la realtà spagnola e quella europea, svilupperà una forte aspirazione al rinnovamento politico, culturale ed artistico del proprio paese. Tale preoccupazione si manifesterà nei suoi scritti e nell’interesse per la politica, con l’adesione al partito progressista di Sagasta. I suoi romanzi Tormento, Fortunata y Jacinta, Tristana, sono testimoni di una profonda riflessione sulla società. Rappresentante del realismo come i francesi Honoré de Balzac, Émile Zola o Gustave Flaubert, interpreterà in chiave spagnola questa corrente letteraria ed artistica di respiro europeo. La sua ammirazione per Dickens lo indusse a tradurre in spagnolo i Quaderni Postumi del Circolo Pickwick.
Nel 1892 scrisse la sua prima opera teatrale, il dramma, Realidad. Altre opere teatrali saranno La Loca de la Casa e Gerona, che confermeranno il prestigio acquisito dallo scrittore presso il pubblico e la critica. La sua popolarità crebbe ancora con la seconda serie degli Episodios Nacionales. Nel 1897 La Real Academia Spagnola della Lingua lo nominò tra i suoi membri. In quegli anni compì lunghi soggiorni nella sua casa di Santander, “San Quintín”, inaugurata nel 1893.
Dal 1898 al 1920
Membro del Partito Repubblicano, fu eletto deputato al Parlamento per Madrid nel 1906. Pubblicò la Terza, Quarta e Quinta Serie degli Episodios Nacionales. Le sue ultime creazioni letterarie seguono un’evoluzione in senso spirituale e simbolista. La Razón de la Sin Razón, El caballero Encantado, Casandra, Electra, Santa Juana de Castilla, sono alcuni esempi di tale percorso.
Rieletto nel 1910 deputato al Parlamento con la coalizione Republicano-Socialista, qualche anno dopo fu proposto per il Premio Nobel che non riuscì a ottenere per la dura opposizione degli ambienti culturali tradizionalisti. Negli ultimi anni ricorrenti problemi alla vista lo portarono alla cecità. La sua morte venne dichiarata lutto nazionale e fu considerata una grave perdita per la cultura spagnola. Ai suoi funerali partecipò una folla di 20.000 persone.
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