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Museo archeologico della Cueva Pintada di Galdar.

Fonte: grancanaria.com

Nel nord di Gran Canaria c’è una macchina del tempo che ti catapulta indietro negli anni, direttamente all’epoca degli aborigeni. Ogni giorno si sentono sussurrare le voci del passato, quando si aprono le porte del mistero conservato nel Museo de la Cueva Pintada (Grotta Dipinta).

Turisti guardano un video nel Museo della Cueva Pintada

Dopo lunghi anni di scavi, la Grotta Dipinta e il villaggio preispanico di Gáldar tornano a essere aperti al pubblico. Questa inaugurazione si pone come obiettivo divenire uno degli eventi culturali degli ultimi anni più importanti di Gran Canaria e rappresentare un forte incentivo alla valorizzazione turistica della zona settentrionale dell’isola.

Disegni nella grotta Cueva Pintada

Il Museo e Parco archeologico Grotta Dipinta è il risultato di oltre 24 anni di scavi e conservazione di un enorme insieme archeologico. Costruito sopra i resti di un antico villaggio aborigeno canario, il museo è una testimonianza eccezionale della cultura degli antichi abitanti dell’isola, della società precedente l’arrivo degli europei a Gran Canaria e dei primi anni della colonizzazione. L’insieme archeologico offre ai visitatori la possibilità di conoscere nei dettagli le abitazioni e le grotte indigene, potendo osservare gli scavi attraverso una pedana che circonda il villaggio.

Una coppia osserva il Parco Archeologico su una passerella

Il museo prende nome dalle pitture che si trovano nella Grotta Dipinta, luogo simbolico della cultura canaria, e che è ora possibile visitare grazie ai lavori che ne hanno permesso l’accesso ai turisti.

L’importanza di queste pitture, come memoria del passato storico di Gran Canaria, è stata riconosciuta nel 1972 attraverso il conferimento come parte del Patrimonio storico artistico degli spagnoli. Si tratta di una grotta artificiale, scavata nel tufo vulcanico, le cui pareti appaiono decorate da diversi fregi con motivi geometrici.

Il Parco archeologico che circonda la Grotta Dipinta, situato nella parte Nord Est dell’isola, è il frutto dello sforzo di moltissime persone coinvolte nella salvaguardia della cultura dei primi abitanti dell’isola. Rappresenta, inoltre, un importante sostegno alla promozione turistica dell’isola, una risorsa enorme per la quale è atteso l’arrivo di oltre 50.000 visitatori all’anno.

Per tutti coloro che sono interessati a conoscere una cultura antica nata nel cuore di un’isola situata in mezzo all’oceano Atlantico, è una visita a cui non si può rinunciare.

Grazie alla sua recente apertura, il Museo e Parco archeologico Grotta Dipinta di Gáldar si avvicina a quella realtà cui ha sempre aspirato: un museo in situ, concepito come zona archeologica e museo allo stesso tempo. Parallelamente, un ampio programma di ricerca, di eventi didattici e di diffusione conferirà alla nuova istituzione un ruolo predominante nel panorama scientifico e culturale dell’isola.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito Web: www.cuevapintada.com

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