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Tamarán, breve storia di Gran Canaria.

L’isola fu popolata fin dal 3000 a.C. dai Guanci, che erano indigeni aborigeni e la chiamavano Tamarán. Provengono dal ceppo genetico e culturale dei Berberi del nord Africa. 

Probablemente il termine Guanche proviene dall’abbreviazione spagnola di Guanchinet che significava “persona di Thenerife” da Guan, in lingua aborigena, persona e chinet, l’sola di Tenerife. All’essere la popolazione aborigena canaria più studiata da antropologi ed archeologi, il termine si ampliò a tutti gli abitanti dell’arcipelago.

La loro provenienza berbera in parte si dimostra con le similitudini linguistiche. 

Come i berberi i guanches non erano un popolo marino e di navigatori e non avevano armi a lunga gittata.

L’economia di questo popolo era basata sull’allevamento, soprattutto di pecore e capre, e una agricoltura elementare.

Furono i guanches ad inventare quello che è conosciuto come Gofio, macinando i cereali, che ancora adesso è parte della quotidianità dei canari.

La caccia era una forma complementaria di acquisizione di risorse. Si cacciavano alcuni uccelli, lucertole e maiali selvatici.

I guanches non avevano vere e proprie città o agglomerati. Vivevano nelle cuevas ossia caverne, grotte, di cui queste isole sono piene. Si pensa che per sfruttare questi rifugi naturali erano le famiglie e piccoli gruppi che si riunivano in cuevas vicine.

Un esempio di insediamento si trova nella zona settentrionale dell’isola, il Cenobio di Valeron, un enorme granaio collettivo costituito da 300 silos scavati nella roccia che gli antichi canari adibirono a magazzino di cereali.

Nell’antico capoluogo dell’isola, Galdar, troviamo invece, la Cueva Pintada (Grotta Dipinta), una grotta con meravigliosi esempi di pittura rupestre dei Guanci.

Sappiamo che non ci sono ante altre testimonianze e studi archeologici sui Guanci di Gran Canaria.

Sappiamo però che vennero conquistati definitivamente nel 1483.

L’invasione spagnola di Gran Canaria si sviluppò in due fasi.

La prima fu lo sbarco e la fondazione del Real di Las Palmas alla foce del Guiniguada, quella che diventò la città di Las Palmas de Gran Canaria.

La seconda fu la spedizione e la guerra durata più di 5 anni, terminata con la vittoria spagnola grazie al comandante Pedro de Vera.

La corona di Castiglia cominciò a sviluppare così in Gran Canaria una completa struttura politica sociale ed economica. La capitale grancanaria diventò centro amministrativo ed epicentro dei poteri dell’Arcipelago come la Sede arcivescovile delle Canarie, il Tribunale della Santa Inquisizione, il Real Tribunale delle Canarie. 

Nel XVII secolo crollò lo splendore di Gran Canaria, provocato dall’interruzione delle esportazioni agrarie sia verso l’America che verso l’Europa. 

Bisognerà aspettare fino alla metà del XIX secolo perché prendano avvio i porti franchi, con un regime economico speciale sorto per favorire le relazioni commerciali. È precisamente questo beneficio basato sulle esenzioni fiscali e la facilità per il libero commercio che servì da richiamo perché si moltiplichi il numero di imbarcazioni inglesi e compagnie di navigazione che giungono all’Isola.

Questo traffico marittimo provocò lo sviluppo dell’attività turistica in Gran Canaria, che con il trascorrere degli anni, diventerà la principale fonte d’ingressi dell’Isola e la situerà come una delle principali destinazioni turistiche del mondo.

A partire dalla seconda metà  del XIX secolo Gran Canaria cominciò ad essere conosciuta  tra gli europei come centro di riposo per turisti ed ammalati. Questa situazione fu utilizzata dalle compagnie di navigazione che, nelle loro traversate, accomodarono cabine per viaggiatori. Queste stesse compagnie promossero la creazione di hotel sull’Isola, tra questi il Santa Catalina (1890), a Las Palmas de Gran Canaria, l’unico di questi inizi del turismo che ancor oggi rimane in esercizio.

Lo sviluppo del turismo e dei servizi che si generarono intorno a questo settore si è visto interrotto dalle diverse guerre (Mondiali e Civile spagnola) e non sarà fino agli anni 50 quando questa attività torni a registrare cifre di visitatori di una certa importanza. 

Neanche l’inaugurazione dell’aeroporto di Gran Canaria, allora Gando, nel 1930 aiutò a rianimare il turismo.

Nel Natale del 1957 tocca terra a Gando un aereo della compagnia aerea svedese Transair AB, con 54 posti occupati. Si trattava del primo di una serie di voli charter con i quali Gran Canaria ha dato inizio al turismo organizzato di massa e al turismo moderno come un affare.

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