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HomeCulturaTiterogakat, Lanzarote e la sua storia.

Titerogakat, Lanzarote e la sua storia.

Lanzarote fu abitata da popoli del nord Africa a partire del periodo tra il 1000 ed il 500 AC.

Anche se generalizziamo, chamando tutte le antiche popolazioni delle canarie come Guanches, si nota una differenza tra i primi abitanti di Lanzarote e Fuerteventura e quelli del resto delle isole, sprattutto per l’uso di un alfabeto, seppur trovato in poche incisioni, che ricorda quello pompeano. Si pensa che i primi migranti diretti a queste due isole provengano dalla zona dell’Africa più romanizzata.

Come abbiamo accennato in un precedente post, venivano chiamati Maho, dal tipo di scarpe di pelle di capra che utilizzavano, i Mahos.

Vivevano in grotte, naturali o artificiali, scavate verso il basso. A differenza degli altri aborigeni canari, i Maho vivevano in villaggi. Il più grande, e residenza dell’ultimo re di Lanzarote, è Zonzamas, al centro dell’isola.

Erano un popolo prevalentemente monoteista, che costruì vari luoghi sacri e templi.

La struttura sociale originale, era basata sulla famiglia estesa. La linea da seguire era quella materna. 

Nel momento della conquista spagnola però la gerarchia sociale passa ad essere da tribale ad un modello con leader, il capo.

Attorno al 1300 avvennero i primi sbarchi con l’intento di conquista degli europei, di queste isole già anticamente conosciute.

Nel 1312, esattamente, Lanzerotto Maloncello attraccò e, dopo averla occupata, diede il nome a Lanzarote.

Da questo momento comincia il declino della civiltà Maho, dovuto alle invasioni e razzie dei regni europei, per l’accaparramento di schiavi e risorse. Nel 1402 Lanzarote era una colonia spagnola.

La epoca medioevale si sviluppa sugli assi delle Signorie e della chiesa, con alcuni episodi di attacchi dei pirati africani ed europei.

La situazione cambia completamente nel 1730, quando ci fu una delle più grandi eruzioni del Timanfaya. Intere cittadine scomparvero sotto lava e cenere, la geografia dell’isola cambiò radicalmente. Nel 1824 nuove eruzioni diedero il colpo di grazia.

Le carestie conseguenti furono durissime, cosa che spinse molti abitanti di Lanzarote a lasciare l’isola.

Solo nel 1850 le cose cambieranno. Con lo sfruttamento della cocciniglia il porto di Arrecife e l’intera isola iniziano una nuova era. La cocciniglia è un insetto da cui si ricava un colorante, una variante del rosso, molto richiesta per la nascente industria tessile.

Il sistema delle signorie venne abbattuto, ed i suoi porti vennero decretati Duty free, dando un buon impulso economico.

Nel seguente secolo, però, la situazione non migliorò, portando tantissimi isolani ad emigrare, soprattutto in Venezuela.

Fu nel 1967, quando si costruirono i primi due stabilimenti per la ricezione del turismo, a risvegliare Lanzarote.

Passò da essere la affamata ed assetata Lanzarote, ad una potenza del turismo internazionale.

Senza dimenticare l’impulso definitivo dell’artista Cesár Manrique, grazie al quale, è diventata quello che è adesso. Un piccolo pezo di paradiso vulcanico.

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