I primi colonizzatori arrivarono dal nord Africa, come in tutte le isole. I guanches di Fuerteventura, però furono chiamati Maho, o Mahorero, dai tipici scarponi di pelle di capra che indossavano, i Mahos.
Vivevano in caverne e dimore sotteranee dove si continuano a trovare strumenti vari e vasellame.
Anticamente Fuerteventura era conosciuta come Planaria, in relazione alla piattezza del suo profilo. Era conosciuta anche come Herbaria. La teoria che ipotizza l’origine di questo nome parte dalla parola berbera bani, che vuol dire muro.
La teoria è supportata dal fatto che all’arrivo dei primi conquistatori, l’isola era divisa in due regni, Maxorata e Jandía, separati da un muro chiamato La Pared, di cui, però, niente è rimasto.
Purtroppo questo è tutto quello che si sa dei primi abitanti di Fuerteventura.
Nel 1405 venne occupata dal conquistatore francese Jean de Béthencourt dando il nome alla capitale Betancuria (sarà Puerto del Rosario solo nel 1835, quando si chiamava Puerto Cabras).
Dopo un periodo di semi-indipendenza, nel 1812 la Spagna la annette completamente nella provincia spagnola delle Canarie.
Nel secolo scorso è stata luogo di partenza di moltissimi emigranti in cerca di una vita migliore, fino al 1966. Con la costruzione dell’aeroporto iniziò la fase ascendente del turismo che bloccò, col tempo, la forte emigrazione.
Adesso è un’isola con un turismo ben sviluppato e costante.